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Articolazioni

Integratori di Collagene- efficacia contro l'artrosi -

Artrosi

L'artrosi, scientificamente nota con il termine di osteoartrite, è una patologia cronico-degenerativa di natura infiammatoria, che colpisce le articolazioni determinando dolore articolare, difficoltà di movimento, immobilità e rigidità, fino alla deformità articolare.

La prevalenza dell'artrosi è molto alta, sfiorando il 50% della popolazione over 60, e purtroppo in molti casi risulta piuttosto invalidante.

Alla base della patologia, sembrerebbero esservi vari fattori, tra i quali quelli familiari e genetici, l'obesità, l'osteo-sarcopenia (perdita di tessuto osseo e muscolare associata all'invecchiamento), difetti posturali o eventi traumatici (inclusi i traumi sportivi).

Data la patogenesi complessa, attualmente la prognosi è decisamente varia, mentre l'approccio farmacologico prevede l'utilizzo di antinfiammatori non steroidei e analgesici nei casi meno gravi, fino all'impiego di cortisonici, oppioidi e farmaci biologici nelle situazioni più serie.

Molto utile è la terapia fisica riabilitativa e la somministrazione intrarticolare di fattori proteici come l'acido ialuronico o il collagene.

La terapia chirurgica rimane invece l'ultima spiaggia, mentre una nuova frontiera è rappresentata dalla medicina integrata, con l'ausilio di vari prodotti nutraceutici, tra i quali spiccano gli integratori di collagene.

Collagene

Ruolo biologico

Con il termine collagene ci si riferisce solitamente a una famiglia di proteine, strutturalmente correlate, presenti ubiquitariamente nella matrice extracellulare dei tessuti connettivi.

La matrice extracellulare può essere considerata una sorta di intricata impalcatura, che tiene insieme le varie cellule grazie a una fitta rete di fibre situate negli spazi tra una cellula e l'altra.

Le caratteristiche chimico-fisiche del collagene donano alla matrice extracellulare proprietà uniche, necessarie a organizzare e strutturare tridimensionalmente i vari tessuti, e contestualmente a regolare diverse attività delle cellule, tra le quali quelle differenziative e proliferative.

L'importanza del collagene nell'economia dei tessuti è dimostrata dall'ampia diffusione di questa proteina nell'organismo umano, dove costituisce la proteina più abbondante della matrice extracellulare.

La tabella sottostante chiarisce il ruolo e la distribuzione di alcuni dei 26 vari tipi di collagene.


Tipo di collagene Distribuzione nell'organismo Origine
Tessuto connettivo lasso e denso


Fibroblasti e cellule muscolari lisce
Cartilagine  
Ossa Osteoblasti
Denti Odontoblasti
II° Cartilagine elastica e ialina
Condrociti
Corpo Vitreo dell'occhio Cellule della retina
III° Connettivo lasso e reticolare
Fibroblasti e cellule
Papille dermiche  
Vasi sanguigni reticolari Cellule endoteliali e muscolari lisce
IV° Membrana basale Cellule epiteliali e endoteliali
Membrane fetali, placenta

Fibroblasti
Membrana basale  
Ossa  
Muscolo liscio Cellule muscolari lisce
VI° Tessuto connettivo Fibroblasti
VII° Membrane basali epiteliali Fibroblasti e cheratinociti
VIII° Cornea Fibroblasti della cornea
IX° Cartilagine
Cartilagine ipertrofica
XI° Cartilagine
XII° Papille dermiche Fibroblasti
XIV° Derma reticolare Fibroblasti
XVII° Patologico Cheratinociti

Biochimica del collagene

Le proprietà biologiche del collagene - in particolare l'elevata capacità di resistenza alle trazioni meccaniche, piuttosto che la tipica elasticità - sono fortemente correlate alle sue caratteristiche chimico fisiche.

La fibra di collagene, infatti, è in realtà costituita da un insieme di fibrille, opportunamente organizzate.

Le fibrille, a loro volta, sono costituite da un insieme di unità funzionali note come tropocollagene, ognuna delle quali è costituita da tre catene polipeptidiche sinistrorse dalla sequenza amminoacidica ricorrente (Glicina X Prolina o Glicina X Idrossiprolina), unite a formare una tripla elica destrorsa.

E' proprio questa organizzazione sovrastrutturale a essere responsabile delle suddette proprietà biologiche.

Il processo biosintetico e di modificazione post-traduzionale del collagene impegna diverse cellule, soprattutto fibroblasti, richiedendo energia, aminoacidi e vitamine come la vitamina C.

La degradazione del collagene, invece, è guidata da enzimi proteolitici noti come collagenasi, la cui attività è sostenuta da citochine infiammatorie, specie reattive dell'ossigeno, enzimi batterici, raggi ultravioletti e fattori ormonali come il cortisolo.

Appare evidente, quindi, come il fisiologico turn-over di questa proteina venga puntualmente minato da eventi fisiologici e parafisiologici.

Collagenopatie

Per molti anni con il termine collagenopatie si indicavano una serie di patologie, tutte su base autoimmune, caratterizzate da alterata sintesi o eccesiva degradazione di collagene, come ad esempio la sclerodermia, il LES o l'artrite reumatoide.

Oggi, invece, l'attenzione si è spostata oltre che sulle patologie autoimmuni, per l'appunto dette connettiviti, su quella serie di eventi fisiologici o parafisiologici come ad esempio l'aging, caratterizzati da alterazioni del normale turn-over del collagene.

Gli studi hanno quindi sottolineato la stretta associazione tra alterazioni biosintetiche e funzionali del collagene e:

Grande enfasi ha avuto la caratterizzazione patogenica delle alterazioni della sintesi di collagene in ambito dermatologico, cosmetologico, sportivo e ortopedico.

Collagene e Artrosi

La caratterizzazione dei meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi dell'artrosi, ha permesso di individuare il collagene come potenziale target preventivo e terapeutico.

In presenza di artrosi, vari elementi sembrano incidere negativamente sul metabolismo del collagene articolare, alterandone il fisiologico ricambio:

La diminuzione e l'alterazione funzionale del collagene a livello articolare, assieme ai numerosi cambiamenti del microambiente sinoviale, incidono negativamente sulla normale funzionalità dell'articolazione.

Il tutto si tradurrebbe:

Per questo motivo, negli ultimi anni si è sperimentato l'utilizzo di collagene, sottoforma di integratore, nella gestione dell'artrosi e delle sue complicanze.

Integratori di collagene

Lo sviluppo di integratori a base di collagene ha avuto enorme impulso negli ultimi decenni.

Inizialmente estratto dal tendine d'achille dei bovini, il collagene, per quanto adeguatamente estratto e purificato, esponeva il paziente al rischio di infezioni e di reazioni allergiche.

Con l'ottimizzazione delle tecniche, i processi di estrazione e purificazione hanno raggiungo livelli altissimi, permettendo oggi di ottenere collagene da sterno di pollo, da residui equini e persino da prodotti ittici e vegetali.

Al contempo, l'impiego di tecniche di degradazione enzimatica controllata ha consentito di superare alcuni dei più importanti limiti farmacocinetici, quali ad esempio la bassa biodisponibilità, il ridotto assorbimento intestinale e la scarsa tollerabilità gastro-enterica.

Grazie a queste evoluzioni tecnologiche, è oggi possibile usufruire di integratori di collagene idrolizzato, molto vantaggiosi dal punto di vista farmacocinetico.

I benefici dell'integrazione

La letteratura scientifica offre numerosissimi e interessantissimi spunti di riflessione, relativi all'efficacia clinica dell'integrazione con collagene nella gestione dell'artrosi.

Superato il limite farmacocinetico, la supplementazione con collagene sembrerebbe:

Modalità d'uso

Non è semplice definire a priori un dosaggio di collagene utile, riproducibile ed efficace in caso di osteoartrosi.

Lo schema posologico andrebbe infatti definito in base al tipo di collagene utilizzato, alle condizioni cliniche di fondo, agli obiettivi terapeutici e all'eventuale persistenza di altre terapie farmacologiche in corso.

A titolo puramente indicativo, le dosi di collagene impiegate in terapia possono spaziare da 1 fino a 10 grammi al giorno; la maggior parte degli studi suggerisce benefici superiori per il collagene di tipo II rispetto a quello di tipo I.

Diversi studi, tuttavia, sostengono l'utilità di associare gli integratori di collagene ad altri prodotti come l'acido ialuronico, la vitamina C, la condroitina o la glucosammina, così da sfruttare al meglio tutte le possibili sinergie.

L'utilità dell'integrazione con collagene sarebbe da intendersi soprattutto nel medio-lungo termine, nonostante non manchino evidenze in letteratura, sull'utilità dell'integrazione di collagene anche nel breve periodo.

Sicurezza d'impiego

Alla luce delle nuove tecniche estrattive e purificative, la frequenza di reazioni avverse, soprattutto di natura allergica o microbiologica, si è ridotta ai minimi termini.

Del tutto superato è infatti il rischio di trasmissione di TSE-BSE (encefalopatie spongiformi trasmissibili, tra cui spicca per notorietà il morbo della mucca pazza), legato invece al vecchio collagene estrattivo.

Rimangono invece piuttosto frequenti le reazioni avverse gastro-enteriche, quali dispepsia, dolori addominali crampiformi, nausea e diarrea.

Per questo motivo, al di là dell'allergia alla fonte d'estrazione di origine, non esistono particolari controindicazioni all'uso di integratori a base di collagene.

Vedi Anche

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