Glucosammina e Cartilagine- funziona contro l'artrosi? -
Glucosamina
Ruolo biologico
La glucosamina è un aminosaccaride, costituito da un derivato aminoacidico e da un residuo zuccherino noto come 2 amino-2 deossi-D glucosio.
La glucosamina viene impiegata dall'organismo umano come substrato preferenziale per la sintesi di glicosaminoglicani, aggrecani e proteoglicani cartilaginei. E' facile pertanto immaginare la distribuzione organica di questa molecola, che si concentra soprattutto a livello connettivale, cartilagineo e legamentoso.
In queste sedi, la glucosamina e le macromolecole associate espletano il proprio ruolo biologico donando ai tessuti:
- Un adeguato stato di idratazione;
- Una naturale resistenza alle trazioni meccaniche;
- Una naturale elasticità;
- Un'adeguata resistenza alle sollecitazioni fisiche e traumatiche.
Aging e patologie infiammatorie
Come accennato, la glucosamina è una glicoproteina direttamente coinvolta nel metabolismo di macromolecole note come proteoglicani, fondamentali nel salvaguardare l'integrità strutturale e funzionale dell'articolazione.
Tuttavia, con il passare degli anni, il normale turn-over di questi fattori proteici subisce importanti variazioni, mentre rallenta l'attività biosintetica delle cellule deputate alla produzione degli stessi.
Secondo diversi autori, in un primo periodo, così come nelle fasi iniziali di patologie infiammatorie come l'artrosi e l'osteoartrite, si osserverebbe un incremento della sintesi di aggrecani e di altri proteoglicani, sia pur con una deposizione confusa e disorganizzata nella matrice.
A tale fase, caratterizzata dalle prime alterazioni nella normale architettura e funzionalità della matrice, seguirebbe successivamente una riduzione dell'attività biosintetica, con totale compromissione strutturale e funzionale della cartilagine.
Il tutto risulterebbe sostenuto dalla costante presenza di eventi infiammatori, responsabili tra l'altro anche di un progressivo danneggiamento delle strutture cellulari.
Nel loro insieme, questi eventi si tradurrebbero nei meccanismi patogenici tipici dell'osteoartrite, caratterizzati da:
- Dolore articolare;
- Rigidità articolare;
- Deformità dei capi articolari.
Glucosamina, artrosi e dolori articolari
Meccanismo d'azione ed evidenze molecolari
Uno degli ambiti di applicazione più interessanti e più riconosciuti per la glucosamina è sicuramente quello ortopedico-riabilitativo.
La capacità della glucosamina di alleviare il dolore articolare in corso di artrosi è oramai ben documentata da diversi lavori clinici, nonostante non ancora del tutto caratterizzati siano invece i potenziali meccanismi d'azione.
Secondo diversi autori, la glucosamina espleterebbe la propria attività antidolorifica e antiartrosica:
- Migliorando l'espressione locale, articolare e cartilaginea, di glicosaminoglicani come l'acido ialuronico, l'eparan-solfato e il cheratan-solfato;
- Preservando l'integrità anatomica degli addotti articolari, evitando ad esempio l'inesorabile riduzione del contenuto locale di queste molecole, osservabile sia nell'aging che nell'osteoartrosi;
- Inibendo, probabilmente attraverso l'attivazione di specifiche pathways molecolari, l'espressione di citochine e mediatori della flogosi, iperespresse in corso di osteoartrosi e altre patologie infiammatorie.
Studi animali ed evidenze pre-cliniche
I modelli animali di osteoartrosi, degenerazione articolare e invecchiamento hanno sicuramente permesso di caratterizzare più attentamente le attività biologiche e cliniche della glucosamina.
Da un'attenta disamina della letteratura, l'assunzione di glucosamina, talvolta in associazione anche a condroitina, sembrerebbe:
- Inibire gli effetti deleteri intrarticolari di sostanze infiammatorie iniettate in modelli animali di artrite;
- Ridurre, sia dal punto di vista biochimico che istologico, la degenerazione cartilaginea in conigli affetti da osteoartrite;
- Migliorare la sintesi di proteoglicani - quindi la ricostituzione di nuova cartilagine - in conigli e altri piccoli roditori affetti da osteoartrite.
Tali evidenze sosterebbero quindi l'utilità della glucosamina sia in ambito preventivo che terapeutico.
Trials clinici
Nonostante l'iniziale scetticismo, le evidenze molecolari e quelle precliniche, hanno spinto diversi esperti a sperimentare l'utilizzo della glucosamina nella prevenzione e nel trattamento del dolore articolare e dell'artrosi sull'uomo.
Gli studi attualmente presenti sono numerosissimi e non sempre concordi; tuttavia, la presenza di lavori in metanalisi rende decisamente più agevole una corretta valutazione. Più precisamente, l'uso di glucosamina, spesso associato a quello di condroitina, sembrerebbe:
- Migliorare sensibilmente la sintomatologia dolorosa in pazienti affetti da osteoartrite, misurata attraverso scale come la Levesque Index e la Global Pain Scores;
- Espletare un'azione terapeutica antinfiammatoria sovrapponibile a quella dell'ibuprofene;
- Ridurre la necessità di farmaci antinfiammatori e di analgesici nella normale gestione della patologia artrosica;
- Migliorare il dolore, la mobilità articolare e le evidenze radiografiche in diversi casi di osteoartite del ginocchio;
- Controllare e ridurre le variazioni strutturali nonché le deformità articolari, purtroppo osservabili nei soggetti affetti da osteoartrite;
- Migliorare sensibilmente la qualità di vita del paziente affetto da artrosi.
Integrazione con glucosamina
Gli integratori di glucosamina
Nonostante l'organismo umano presenti evidentemente delle vie biochimiche deputate alla sintesi di glucosamina, condizioni parafisiologiche come l'invecchiamento, piuttosto che condizioni patologiche come l'artrosi, ne compromettono il normale turn-over aumentandone sensibilmente il fabbisogno.
In queste circostanze può quindi diventare importante assumere integratori di glucosamina.
Attualmente la glucosamina, presente negli integratori sottoforma di glucosamina solfato, idrocloride o N-Acetli-glucosamina, è ottenuta principalmente dall'esoscheletro di crostacei, nonostante esista in quantità abbondanti anche nelle pareti cellulari di funghi e altri organismi superiori.
Modalità d'uso
Attualmente è possibile reperire in commercio integratori di glucosamina sottoforma di glucosamina idrocloride, glucosamina solfato e N-acetil-glucosamina, generalmente in compresse o bustine da 500mg.
Nella gestione terapeutica e preventiva dell'artrosi e dei dolori articolari il dosaggio di glucosamina più studiato e suggerito è quello di 1500 mg giornalieri, suddiviso per l'appunto in almeno 2-3 assunzioni.
L'attività della glucosamina potrebbe essere potenziata dalla contestuale assunzione di altre molecole, come la condroitina, l'acido ialuronico, il collagene, la quercetina e l'artiglio del diavolo.
Gli effetti migliorativi osservati si intendono solitamente validi per somministrazioni di media-lunga durata.
Sicurezza d'impiego
L'uso di integratori a base di glucosamina si è generalmente rilevato sicuro e ben tollerato.
Le uniche reazioni avverse riportate sono state quelle gastroenteriche, caratterizzate da dolore epigastrico, pirosi e talvolta diarrea.
Nonostante l'ottimo profilo di sicurezza, l'impiego di glucosamina dovrebbe essere attentamente valutato:
- Nei soggetti allergici alla glucosamina o più in generale ai crostacei;
- Nei soggetti diabetici, data la capacità della glucosamina di alterare il normale pathway insulinemico;
- Nelle donne gravide e nei bambini, vista l'assenza di studi a riguardo.
Vedi Anche
- Integratori di Collagene - Efficacia contro l'Artrosi
- Integratori di Acido Ialuronico - Efficacia contro l'Artrosi
- Curcumina contro Infiammazioni e Dolori Articolari
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