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Curcumina e Artrosi- Contro Infiammazioni e Dolori Articolari -

Curcumina

Caratteristiche biologiche

La curcumina è il pigmento vegetale responsabile della classica colorazione giallo-viva della curcuma, nota spezia ricavata dal rizoma della pianta Curcuma longa (zafferano delle indie).

In virtù della sua struttura chimica, la curcumina appartiene a una più ampia famiglia di polifenoli, noti come curcuminoidi, tutti accumunati da caratteristiche organolettiche e biologiche simili.

Oltre alle peculiarità cromatiche - che ne hanno facilitato l'uso in ambito alimentare come additivo colorante naturale, con la sigla E100 - la curcumina presenta anche spiccate attività organolettiche, utilizzate da secoli nella cucina indiana e asiatica nella preparazione del curry.

Recentemente, la curcumina è stata rivalutata soprattutto per le sue proprietà terapeutiche, ben note ai cultori della medicina ayurvedica ma misconosciute alla medicina ufficiale. Negli ultimi anni, quindi, grazie soprattutto all'imponente mole di lavori scientifici, la curcumina si è guadagnata un posto di assoluto rilevo tra i nutraceutici impiegati con successo in ambito clinico.

Impiego clinico

I numerosissimi lavori effettuati sulla curcumina e sui curcuminoidi hanno permesso di caratterizzare al meglio le principali attività biologiche di questi pigmenti.

Da un'attenta disamina della letteratura scientifica, la curcumina sembrerebbe vantare:

In ambito clinico, la curcumina ha riscosso particolare successo nella prevenzione e nel trattamento delle patologie età-correlate come la cataratta, la patologia artrosica ed artritica, e le patologie neurodegenerative.

Curcumina, artrosi e dolori articolari

La patologia artrosica

L'artrosi è una patologia degenerativa articolare cronica e progressiva, tipica dell'età avanzata e purtroppo responsabile di un decadimento rapido e inesorabile della qualità di vita.

Dolore costante, rigidità, perdita progressiva della mobilità e deformità a livello articolare, anche gravi, costituiscono il concerto sintomatologico ricorrente in caso di artrosi.

La terapia farmacologica classica, basata per lo più su analgesici e antinfiammatori non steroidei, pur risultando efficace nel controllare la sintomatologia, non è purtroppo in grado di invertire o arrestare i meccanismi patogenici di fondo.

Per questo motivo, si è pensato negli anni di coadiuvare la terapia farmacologia convenzionale con l'uso di integratori e nutraceutici in grado di:

In questo contesto si è inserita con successo la Curcumina.

Curcumina e artrosi: evidenze molecolari

L'importanza della curcumina nella prevenzione e nel trattamento dell'artrosi, e più in generale degli stati infiammatori, è testimoniata da una serie di evidenze sperimentali che caratterizzano l'attività molecolare di questa sostanza.

La curcumina, infatti, agirebbe a vari livelli su differenti fattori di trascrizione, coinvolti:

Eventi, quelli appena elencati, che risultano del tutto alterati in corso di patologie infiammatorie come l'osteoartrosi.

La stessa curcumina sembrerebbe, sempre in corso di artrosi, preservare la struttura cartilaginea dai progressivi processi di danneggiamento, sostenuti dall'azione lesiva delle specie reattive dell'ossigeno. Più precisamente, si osserverebbe una riduzione apprezzabile dell'espressione di metalloproteasi, enzimi proteolitici deputati al rimaneggiamento della matrice extracellulare, e coinvolti direttamente nella patogenesi dell'artrosi.

Curcumina e artrosi: evidenze cliniche

Nonostante l'introduzione della curcumina tra i possibili rimedi nutraceutici in corso di osteoartrosi risulti abbastanza recente, la letteratura scientifica presenta numerosi e interessanti trials clinici.

Più precisamente, secondo diversi autori, l'uso di curcumina, generalmente in associazione a nutraceutici come la glucosamina o la condroitina, potrebbe:

Gli integratori di curcumina

Gli integratori di curcumina presenti attualmente in commercio, generalmente derivati da apposti processi di estrazione e purificazione, tendono a contenere un insieme di più principi attivi affini dal punto di vista chimico, costituito per il 77% da curcumina, per il 17% da demetossicurcumina, per il 3% da bisedemetossicurcumina e per un 3% da altri principi attivi non ancora del tutto caratterizzati.

Nonostante gli enormi sforzi effettuati in ambito farmacocinetico, la curcumina presenta purtroppo una bassa biodisponibilità, che tuttavia può essere aumentata dalla contestuale assunzione di piperidina, che giustifica pertanto la presenza di questo principio attivo nella formulazione di diversi integratori.

Negli ultimi anni si è cercato ulteriormente di migliorare le caratteristiche farmacocinetiche della curcumina, veicolandola a fosfolipidi, in un complesso commercialmente noto come Meriva, piuttosto che emulsionandola in nanoparticelle o fitosomi.

E' pertanto possibile reperire in commercio integratori di curcumina in varie formi e dosaggi.

Modalità d'uso

La scelta dello schema posologico è strettamente correlata alla forma di curcumina prescelta.

Nota l'emivita della curcumina, generalmente compresa tra le due e le otto ore post-assunzione, sarebbe preferibile consumare l'intero dosaggio giornaliero in almeno 3 distinte assunzioni.

In letteratura, i dosaggi di curcumina più utilizzati sono quelli compresi nel range 400 – 800 mg giornalieri, solitamente associati a piperidina per migliorarne l'assorbimento.

Affinché la supplementazione abbia effetto, sarebbe necessario estendere l'integrazione per almeno 4-8 settimane.

Sicurezza d'impiego

Gli integratori a base di curcumina si sono generalmente rivelati sicuri e molto ben tollerati.

Solo raramente si è osservata la comparsa di reazioni avverse, tutte a carattere transitorio, contraddistinte da:

Proprio per l'attività coleretica e colagoga, l'uso di curcumina è controindicato in caso di litiasi biliare od ostruzione delle vie biliari.

Per il rischio di interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti, sarebbe invece opportuno evitare l'uso di integratori di curcumina in soggetti sottoposti a terapia con antiaggreganti e anticoagulanti o chemioterapia.

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Gli integratori contro l'artrosi non possono sostituirsi a una dieta corretta e auno stile di vita sano. I risultati di un integratore possono variare da soggetto a soggetto.

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